Spazi pensati per crescere, dove si mettono a disposizione materiali diversi (anche preziosi e non solo "da bambini"). 

L'insegnante impara a considerare realmente quello che i bambini esprimono da soli, ma anche insieme agli altri, come segnale di modi di costruire conoscenza differenziati, originali, personali e contaminati anche dagli incontri con gli altri. 

Il senso estetico, il gusto per le cose belle si affinano, crescono se si ha la possibilità di frequentare la "bellezza" nelle sue molteplici forme, tutte ugualmente capaci di sollecitare le nostre identità, di alimentare domande, di sostenere la curiosità, il confronto, la contaminazione e il riconoscimento della possibilità di far co-esistere modalità anche opposte di preferenze, gusti, sensibilità. questo ha come conseguenza la necessità di disporre di strumenti molto concreti che sostengono prima di tutto le competenze degli insegnanti non solo nei contenuti-quelli artistici ad esempio- ma soprattutto nei modi attraverso i quali permettere ai bambini di utilizzare linguaggi diversi per raccontare, raccontarsi e per guardare la realtà, che si vede e non si vede, arricchendola del contributo di chi ha prospettive diverse.